o, per meglio dire, I am in love with Shakespeare!!
Lo amo, il Bardo, da circa sei lustri: tragedie, commedie, sonetti... dei suoi scritti mi piace tutto! Perciò la mia tag di febbraio, quella dei cuori e dell'amore, la dedico a lui, a William con grandissima imperitura passione :))
Quest'anno poi ricorre il 400esimo anniversario della sua scomparsa, 1616-2016, perciò il mio modesto omaggio cade proprio a fagiuolo!
Ho usato il nuovo stencil, Gears, per lo sfondo: mi sembra che ingranaggi e amore stiano bene insieme, poi ovviamente piuma e calamaio e una immagine del Bardo colorata con i Distress marker.
Buona giornata, buon week end, vi saluto in poesia
Shall I compare thee to a summer's day?
Thou art more lovely and more temperate:
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer's lease hath all too short a date:
Sometime too hot the eye of heaven shines,
And often is his gold complexion dimm'd;
And every fair from fair sometime declines,
By chance, or nature's changing course, untrimm'd;
But thy eternal summer shall not fade
Nor lose possession of that fair thou ow'st;
Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
When in eternal lines to time thou grow'st;
So long as men can breathe or eyes can see,
So long lives this, and this gives life to thee.
Devo paragonarti a una giornata estiva?
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio,
e il corso dell’estate è fin troppo breve.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo
e spesso il suo aureo volto è offuscato,
e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,
sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non sfiorirá,
né perderai possesso della tua bellezza;
né morte si vanterà di coprirti con la sua ombra,
poiché tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finché uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, e daranno vita a te.
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio,
e il corso dell’estate è fin troppo breve.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo
e spesso il suo aureo volto è offuscato,
e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,
sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non sfiorirá,
né perderai possesso della tua bellezza;
né morte si vanterà di coprirti con la sua ombra,
poiché tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finché uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, e daranno vita a te.